Monday 26 March 2012

how do I feel this good sober?

I Don't Wanna Be The Girl Who Laughs The Loudest
Or The Girl Who Never Wants To Be Alone
I Don't Wanna Be That Call At Four O'clock In The Morning
'Cause I'm The Only One You Know In The World That Won't Be Home

Aahh, The Sun Is Blinding
I Stayed Up Again
Oohh, I Am Finding
That's Not The Way I Want My Story To End
I'm Safe
Up High
Nothing Can Touch Me
But Why Do I Feel This Party's Over?
No Pain
Inside
You're My Protection
But How Do I Feel This Good Sober?

I Don't Wanna Be The Girl Who Has To Fill The Silence...
The Quiet Scares Me 'cause It Screams The Truth
Please Don't Tell Me That We Had That Conversation
When I Won't Remember, Save Your Breath, 'cause What's The Use?

Aahh, The Night Is Calling
And It Whispers To Me Softly, "come And Play"
Aahh, I Am Falling
And If I Let Myself Go, I'm The Only One To Blame

I'm Safe
Up High
Nothing Can Touch Me
But Why Do I Feel This Party's Over?
No Pain
Inside
You're Like Perfection
But How Do I Feel This Good Sober?

I'm Comin' Down
Comin' Down
Comin' Down
Spinnin' Round
Spinnin' Round
Spinnin' Round
Looking For Myself.. Sober

When It's Good, Then It's Good, It's So Good, 'till It Goes Bad
Till You're Trying To Find The You That You Once Had
I Have Heard Myself Cry
Never Again
Broken Down In Agony
And Just Trying To Find A Friend

Friday 23 March 2012

sky will be blue

Sky will be blue. Next to me he will be sitting. A safe company, used to have him on my left. We talk, especially I talk nonsense, we dance on the tips of our feet, trying to understand what this dance is.

Sky will be blue, white fluffy clouds, an airplane that for us means more than just holiday. New lands, new everything. A dream in our eyes, a camera in the luggage, a smile and a lot of love for the people around us.

Sky will be blue.

salsa

c'ero io al posto tuo la scorsa primavera. ti capisco. stringi i denti e vai avanti.

si arriva a nuovi traguardi, nuove prospettive. Ho un mentore, appena 10 anni più di me, che in me ci crede, ci investe. Mi dice quello che mi vedrebbe bene fare. Mi dice di cercar di raggiugnerla quella perfezione e quel controllo, ma anche di imparare a delegare.

e poi la solita domanda. la vita privata che fa? va a ballare la salsa, a feste di inaugurazione di una nuova casa, a camminare al mare, in vacanza in asia. Questo è quel che fa.

Il venerdì pomeriggio dopo l'ultima riunione della settimana si ritrova nello stesso edificio di occhi azzurri, che vorrebbe passare a trovare. Ma stupidamente non riesce più a ritrovare il suo open space, e se ne va a casa a fare la spesa della settimana.

Vita privata non è nè triste nè contenta. E' un po' in crisi e si chiede quando ne uscirà.

E ora, cheuffla e dame un tago!

Saturday 17 March 2012

nella pancia

La Pancia pone tante domande, la Testa non sa rispondere.

I Piedi dicono: "Non te ne curare, cammina, salta, corri, dirigiti da qualche parte e ogni tanto fermati e coccolaci".

Le Mani dicono: "Tendici verso qualcuno che ne ha bisogno, crea, plasma, utilizzaci".

Gli Occhi dicono: "Attraverso di noi puoi compiere viaggi incredibili, nel tempo, nello spazio e dentro di te. Usaci sempre come se fosse la priam volta e potrai tornare bambino ogni singolo giorno della tua vita".

Le Orecchie chiedono di ascoltare al musica e non curarsi del resto.

Le Gambe vogliono muoversi e danzare.

La Pancia risiede nel Torso, il cuore del nostro tempio. Assorbe tutto, ci fornisce l'energia e tutte le nostre emozioni passano di lì. Il Plesso Solare.

La Testa non sa rispondere. E allora la Pancia chiede al Cuore. E il Cuore risponde: "Sciocchi che siete voi umani, non vi siete ancora rassegnati all'idea che io, Cuore, fui creato solo come un muscolo involontario destinato a pompare il sangue, la vostra linfa vitale. Ma non credete che io sappia rispondere alle vostre domande".
E la Testa può essere utilizzata per tante cose, ma per queste domande non ha risposte definitive.

Le risposte a quelle domande sono diverse per ciascuno. Ed è nella Pancia che trovi quelle risposte.

metafore e corse

metafore dalla notte.

mi sembra che la vita sia una corsa. mi hanno provvista di scarpe super-accessoriate per lo scopo. Ho un folto gruppo di sostenitori. A volte ho trovato che persone che mi accompagnavano dovevano ad un certo punto separarsi, le loro scarpe portavano lungo un'altra strada e ad un'altra velocità.

Poi ho pensato a quei giorni in cui le scarpe le dimentico a casa intenzionalmente, a volte la corsa deve fermarsi, rallentarsi, andare a piedi nudi. per riflettere sul percorso intrapreso, sull'obiettivo, su coloro che ci stanno intorno.

Friday 16 March 2012

contare

Contare da quanto tempo fa male. Cercare di ricordare anche. Ricordare come ero io, in che modo ero diversa, come sapevo lasciarmi andare.

Qualche volta fermarmi e osservarmi come se potessi abbandonare il mio corpo e guardare questa ventottenne dall'esterno. Vedermi quando sorrido, vedermi quando il viso diviene serio e lo sguardo concentrato, vedermi quando mi irrigidisco e allontano. Quando non lascio che qualcun altro prenda il controllo.

Ho dimenticato come ci si sente tra quelle braccia, come sia affondare il viso, stringere forte e godersi quella sensazione. E' da sempre e da mai. L'ho dimenticato e giorno dopo giorno ho imparato a costruirmi in altri modi quella sicurezza che serve ad affrontare il mondo. In una sorta di autarchia e autosufficienza necessarie e imposte dallo status quo.

No, questo non è un post allegro o spensierato. Questo è un post di come mi sento stasera, domani è un altro giorno, un'altra vita. Oggi mi cullo in questa malinconia, in questa passività, in queste lacrime soppresse.

no more

Everything was forever.

Until it was no more.

Wednesday 14 March 2012

in qualcuna delle mie risposte c'era il tuo nome

Sono venuto nella tua città un giorno, era caldo e scuro
Poteva essere mezzogiorno, ma non ne sono sicuro
Avevo tempo da perdere, da guadagnare niente
Non c'eri tu nell'aria, sensibilmente

C'erano macchine ferme sulla tangenziale,
e occhi al finestrino che respiravano male
Avessi almeno potuto scendere e fermarmi a mangiare
Ma i ristoranti erano tutti pieni e non avevo fame

E sono entrato in un portone e dentro un grande ascensore
E mi hanno fatto domande sulla mia vita interiore
Ed in qualcuna delle mie risposte c'era il tuo nome
Mentre la tua città prendeva fuoco sotto al sole


Così mi son sentito piccolo come un chicco di grano
Quando ho guardato la tua foto sul muro ed ero già lontano
Tu sorridevi a qualcuno, qualche anno prima
Ed io ho pensato, sarà meglio lasciare questa città
prima che sia mattina

Ed ho imparato che l'amore insegna ma non si fa imparare
E ho giocato a nascondermi e a farmi trovare

Ed ho provato a smettere di bere e a ricominciare
E sono stato bene, e sono stato male

Sunday 11 March 2012

educazione civica


e ridere da sola come una scema

an urge to investigate

Welcome to Biophilia, the love for nature in all her manifestations. From the tiniest organism, to the greatest red giant floating in the farthest realm of the universe.

With Biophilia comes a restless curiosity, an urge to investigate and discover the elusive places where we meet nature. Where she plays on our senses with colors and forms, perfumes and smells, the taste and touch of salty wind on the tongue.

But much of nature is hidden from us, that we can neither see nor touch, such as the one phenomenon, that could be said to move us, more than any other in our daily lives: sound. Sound, harnessed by human beings, delivered with generosity and emotion, is what we call, music. And just as we use music to express parts of us, that would otherwise be hidden, so too can we use technology, to make visible, much of nature's invisible world.

In biophilia, you will experience how the three come together: nature, music, technology. Listen, learn and create.

Now, forget the size of the human body. remember that you are a gateway between the universal and the microscopic. The unseen forces that stir the depths of your innermost being, and nature, who embraces you, and all there is.

We're on the brink of a revolution, that will reunite humans with nature, through new technological innovations. Until we get there, prepare, explore: Biophilia!

From Bjork's website

Friday 2 March 2012

un deux trois

un altro viaggio mi aspetta. con nuovi compagni. con nuove avventure.

servono vaccini. speriamo solo vaccini reali, che la vita mi ha vaccinata abbastanza. è tempo di re-imparare a sognare, a ridere, a sfiorare e lasciarsi sfiorare. é tempo di smettere di fissare quell'orologio o controllare quelle e-mail. è tempo di chiuderli gli occhi e riaprirli solo quando la natura si staglia davanti a me.

è tempo di controllarsi, di fermarsi e chiedersi perchè, di sorridere, ma soprattutto ridere con un riso che sale su dalla pancia.

é tempo di smettere di googlare le persone, di sperare che forse. la risposta è no. ancora una volta. di nuovo. e allora perchè continuare a porsela.

è tempo di tirare queste somme, di chiedersi se ne voglio di piccole creature come quelle oggi sul bus, così dolci.

un deux trois

mariposa

I miei pensieri in farfalle dentro la mattina
qui che a casa mia ormai ritorno.

I feel so lonely tonight

Thursday 1 March 2012

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